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venerdì 11 maggio 2012

Operazione Desert Fox


L'Operazione Desert Fox è stata un'operazione militare svolta dagli Stati Uniti e dal Regno Unito tra il 16 e il 19 dicembre 1998.


File:Desert fox missile.jpg


L'operazione fu la risposta all'inadempienza irachena riguardo alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e dell'interferenza con gli ispettori delle Nazioni Unite stesse.


L'obiettivo dell'operazione era di ridurre la capacità di Saddam Hussein di mantenere il potere in Iraq.
Ufficialmente l'amministrazione Clinton affermò che l'obiettivo ufficiale dell'operazione era di ridurre la possibilità al regime iracheno di fabbricare armi di distruzione di massa quali la bomba atomica.



Gli obiettivi fisici del bombardamento furono installazioni irachene per la ricerca e lo sviluppo di armi, siti di difesa aerea, caserme e quartieri generali della Guardia Repubblicana irachena.


Tali obiettivi vennero distrutti nella quasi totalità in quattro notti, con l'uso di missili da crociera lanciati dagli incrociatori e dei bombardieri della USAF che le armi contraeree irachene erano totalmente incapaci di contrastare.


Gli Stati Uniti impiegarono nel bombardamento, oltre agli incrociatori classe Triconderoga armati di missili Tomahawk, le portaerei USS Enterprise e USS Carl Vinson, le quali fecero decollare i suoi F-18 Hornet e Super Hornet.
Vennero anche impiegati i B-1b Lancer e gli F-16.
La RAF contribuì con i Panavia Tornado.
Non ci furono perdite fra gli americani e gli inglesi,neanche tra i mezzi impiegati.Gli iracheni contarono 187 militari uccisi,23 edifici distrutti e 34 postazioni di contraerea militare rase al suolo.



Conseguenze
L'Iraq accettò di ricevere gli ispettori delle Nazioni Unite.

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